
1. Omni Potens
2. Too Extreme!
3. Existo Vulgoré
4. Blades for Baal
5. I Am Morbid
6. 10 More Dead
7. Destructos Vs. the Earth / Attack
8. Nevermore
9. Beauty Meets Beast
10. Radikult
11. Profundis - Mea Culpa
"Sì, sì, sìììì!! I signori e padroni del death metal stanno per tornare con un capolavoro death metal che li ricollocherà sul trono del death metal mondiale!!"
Ecco. E ora come cazzo ve lo spiego?
Certo, quasi sicuramente già sapete. Se avete ascoltato i pezzi sul Tubo, o avete letto qualche recensione, o avete girato su qualche altro forum metal e letto le sanguinose contumelie indirizzate dai fans inferociti ai loro ex beniamini, già conoscete la drammatica verità. E la drammatica verità è che questo è un disco death metal solo per metà. Ben quattro (lunghi) pezzi sono... beh, insomma... sono dei fottuti pezzi industrial. Chitarroni chug-chug, drum machines, samples elettronici e via discorrendo.
Ora, secondo il Protocollo del Brutallaro Intransigente io devo sentirmi deluso, tradito, amareggiato, persino indignato.
Devo scrivere qualcosa del tipo "R.I.P. Morbid Angel".
Devo ironizzare ferocemente sulla maglia in PVC di Vincent.
Devo annunciare pubblicamente che adesso torno a sentirmi Altars Of Madness (anche se non è vero, il Protocollo lo esige).
E soprattutto NON DEVO per nessuna ragione al mondo manifestare il benché minimo apprezzamento per 'sta merda.
Oh, io non ce la faccio.
Le ho provate tutte per alimentare il mio disprezzo. Ho ascoltato Radikult subito dopo aver sentito Fall From Grace. Ho immaginato Vincent conciato come Marilyn Manson, con tanto di lenti a contatto bianche, che viene a dirmi "Bow to me faithfully, bow to me splendidly". Nulla da fare.
Sarà che con la vecchiaia mi sono rincoglionito, e non sono più un brutallaro così intransigente. Sarà che ormai sono talmente compromesso coi MA da ingoiare qualsiasi cosa facciano (tranne Heretic). Sarà che la mia libertà finisce dove inizia quella di Trey (libertà di comporre quel che gli pare, intendo).
Fatto sta che a me 'sta merda piace. Ma neanche poco, eh.
Vediamo un po' come i nostri eroi se la sono cavata con il death. Pezzi: Existo Vulgoré (latino degno di Cicerone, proprio), Blades For Baal, Ten More Dead, Nevermore, Beauty Meets Beast.
Com'era prevedibile, se la son cavata bene. Niente di trascendentale, per carità, ma il giudizio è più che positivo. Beauty Meets Beast è l'unica che non sa di nulla. Ten More Dead è un pezzo carino, piuttosto orecchiabile, ha persino un che di death svedese classico. Le altre tre sono gran belle canzoni, piuttosto standard ma strutturate solidamente e costruite con riffs efficaci. Blades For Baal è la migliore.
Insomma, è innegabile che questi brani sembrano fatti con gli avanzi dei primi quattro dischi. Ma un cuoco in gamba può cucinare un'ottima cena anche con degli avanzi.
I Am Morbid è un caso a parte. Pare una cover death di un pezzo hard rock. Veramente bellina, rockeggia e rolleggia insolente e ti si pianta irrimediabilmente nel cranio. Divertente.
E veniamo ai brani più controversi, quelli industrial: Too Extreme, Destructos Vs. The Earth, Radikult, Profundis Mea Culpa.
Destructos e Radikult sembrano due canzoni rubate rispettivamente ai Rammstein e al Reverendo Manson. Roba quasi da pista da ballo, giuro. Con tanto di ritornellini catchy. E testi clamorosamente puerili. Quindi hanno tutto, ma proprio tutto, per farmi caa' a spruzzo tipo soffio di balena. E invece... avete presente In & Out, la scena in cui Kevin Kline non riesce a fare a meno di ballare? Ecco, io quando sento questi due brani mi trovo, mio malgrado, a scuotere la capoccia a tempo. E' più forte di me.
Too Extreme è un po' Too Long, non finisce più. Ciò nonostante mi piace abbestia, ha un'atmosfera malsana e oppressiva che è 100% morbidangeliana.
Profundis Mea Culpa è semplicemente mostruosa. La adoro. Cattiva come l'aglio, solenne e velocissima, ancor più malata e opprimente di Too Extreme. Strepitosa.
Ultime considerazioni generali.
Le chitarre non mi piacciono affatto. Non ripropongono quasi per niente il classico sound Morbid Angel, ed hanno un suono troppo secco per le parti death e troppo fangoso per quelle industrial.
Promossi invece i soli di Trey, che mi è parso parecchio ispirato.
Ultrapromossa la voce di Vincent, un po' alla Domination, aspra e potente.
Non male il batterista supplente, anche se a volte mi pare un po' impreciso sul charleston durante i blasts.
Sapete cosa? Datemi del pazzo, ma io spero che vadano avanti così. Spero anzi che nel prossimo disco non vi sia più traccia di death metal classico. Perché ne ho francamente piene le palle di Slayer, Grave, Unleashed, Obituary, Pestilence, Atheist, Asphyx, e tutti gli altri gruppi che si autoscopiazzano cercando di raggiungere dei livelli ai quali non riusciranno mai più neppure ad avvicinarsi.
Dall'89 i MA stanno percorrendo una lunga strada. Dietro di loro, nella direzione che li condurrebbe di nuovo al death più canonico, ci sono i loro primi quattro dischi, quattro insormontabili muri di cemento armato. Che senso avrebbe per loro girare il culo e tornare indietro, solo per andarsi a schiantare su quei muri? L'unica cosa che possono fare, se vogliono proseguire il loro percorso artistico, è andare avanti e vedere dove li porta la strada.
Sì, so già che parecchi diranno che la strada li porta dritti a fare in culo, ma sono opinioni. E la mia è che il tanto atteso "I", pur non potendosi definire capolavoro, è proprio un bel disco.